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sabato 16 maggio 2009

White Rabbit




Il coniglio bianco che mi conduce verso la tana, verso il nulla, verso il vuoto.
Mi guarda. Mi tende la mano e mi invita a seguirlo. Cado giù. Cado nella trappola, e svanisce la speranza di uscirne, ogni centimetro che percorro se ne va un pezzetto di possibilità di uscirne. Eppure mi sento come se quella caduta infinita mi stia portando verso qualcosa di nuovo. Qualcosa che cambierà la mia vita. Intorno a me, nessuno. Un appiglio, un nascondiglio. Ma mi sento in pace con me stessa e d'improvviso vedo una luce. E un volto che mi guarda. Sono atterrata, finalmente. Ero impaziente di vedere cosa ci fosse, alla fine. Il volto è di qualcuno che non conosco, ma mi attrae, come non è mai successo prima. Mi guarda e non parla, ma dai soli occhi capisco che devo camminare, avanti, sempre avanti, fino alla luce. Ed entro. Mi si apre un nuovo mondo, pieno di colori caldi, forse è il paradiso penso. Ma poi mi ricordo che non ci ho mai creduto al paradiso e capisco. Capisco che devo correre e godere di quel luogo isolato, apparentemente vuoto ma riempito solo dai colori. Finalmente mi libero e corro lontano verso l'ignoto, senza sapere cosa mi aspetta, ma con la certezza che sia qualcosa di cui non potrò più fare a meno...
VIA!

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